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venerdì 29 aprile 2011

Sophie Ellis-Bextor "Make a Scene" - La recensione

Sophie Ellis-Bextor è un mistero per me (un misterone!): è brava, sa cantare, ha stile, fa canzoni che sono state dei tormentoni-oni-oni, eppure non che è se la filano in tanti!


Anzi, per un po' di tempo ho pensato che si fosse ritirata dalle scene musicali!
In effetti dopo il grandissimo successo del suo primo album "Read my lips" e dei relativi singoli "Take me home", "Murder on the dancefloor" e "Get over you", tutti brani che sono diventati iper-successi, gli altri lavori non hanno avuto la stessa fortuna: il secondo album "Shoot from the hip" è passato praticamente inosservato, un po' meglio per il terzo "Trip the light fantastic", trainato dal singolo (uno dei mie preferiti) "Catch you", ma diciamo che i fasti del primo cd erano lontani.


Ma la nostra chiccissima non si è arresa, e nonostante un periodo di più o meno stasi, dopo quattro anni dal suo ultimo lavoro sta per pubblicare "Make a Scene", suo quarto album!


Prima di passare alla recensione, due righe veloci sulla nascita di questo cd: questo lavoro, nasce come un Greatest Hits, per poi diventare un album di inediti, prende prima il nome di "Make a Scene", poi di "Straight to the Heart" per poi tornare, nel gennaio 2011, ad essere ufficialmente "Make a Scene"!

Anche i singoli che sono stati estratti fino ad ora sono "particolari", nel senso che sono praticamente tutti collaborazioni "ARTISTA feat. Sophie Ellis-Bextor" e non viceversa (come ci si dovrebbe aspettare in teoria).

Ok, sbrigate queste "pratiche", direi di passare alla recensione vera e propria!


Ad aprire questo cd, c'è "Revolution", che ci trascina subito in un brano in perfetto stile "Ellis-Bextor", richiami a sound anni '70, ma anche a suoi vecchi lavori (nel pre-chorus, Sophie canta: Face to face / It's murder on the dance floor / Cut to the chase / Just give us what we came for una citazione della sua hit più famosa "Murder on the dancefloor"). Il brano fila via che è un piacere, ci si trova a cantarlo fin dal primo ascolto, e nei suoi 2.44 minuti ci mette nelle condizioni perfette per ascoltare questo cd!


"Bittersweet", terzo singolo estratto dall'album, è la seconda traccia che già abbiamo avuto di conoscere e ballare quasi un anno fa. Il pezzo è un brano dance-pop con il chiaro "stampo" di Sophie, un brano che ai tempi (ma anche ora), non aveva niente a che vedere con i pezzi iper-prodotti e iper-sintetizzati che si sentivano, puntando sulla bella vocalità della cantante e un tappeto musicale fresco elaborato e trascinante.

Passiamo a "Off & On", pezzo scritto da Róisín Murphy (ex-cantante dei Moloko), Cathy Dennis e Calvin Harris (famoso DJ), qua continuano le sonorità disco anni '70, con un ritornello che sembra uscito dalle serate allo Studio 54 per un brano che parla della fine di una storia di amore, della volontà di rimettersi insieme e andare avanti...niente di trascendentale va detto!


Il primo singolo è il prossimo brano: "Heartbreak (Make me a Dancer)" in collaborazione con i Freemasons è uno dei pezzi che preferisco dell'album, vuoi per la presenza dei violini (si ok, mi bastano i violini e un pezzo mi piace...problemi?!) per quella sorta di "ritmica angoscia" che caratterizza tutto il brano, quella malinconia di fondo del testo che fa tanto sfranta, per l' "Heartbreak make me a DANZA, Dj give me the ANZA...", non so...fatto sta che questa canzone la potrei ascoltare per ore senza mai annoiarmi! Il bridge verso 2.40 poi è discoteca ballata senza freni come non mai!


Altro giro, altra collaborazione! Questa volta tocca al dj Armin Van Burren che con "Not Giving Up On Love", rappresenta il quinto brano del cd ma anche il quarto singolo estratto dal cd.
Il pezzo è un tipico brano dance "nordico", ammetto che non l'ho trovato particolarmente incisivo, ci ho sentito molte sonorità di altri pezzi del genere, anche se alla fine il risultato è un buon pezzo dance, che stacca dai precedenti, per quanto mi riguarda comunque, non il migliore del cd.


Ultima collaborazione del cd, è "Can't Fight This Feeling" con il dj Junior Caldera, sesto brano del cd.
Pezzo prettamente eurodance, dal ritornello facile e accattivante, che sicuramente avrete ballato l'anno scorso...bene ora sapete che era della nostra Sophie! Come per il precedente però, questo pezzo l'ho trovato poco incisivo e non molto originale, utilizzando suoni ed "espedienti" molto comuni in questo genere di musica.


"Starlight", è il settimo brano del cd, e futuro singolo. Il brano rallenta un po' il ritmo rispetto ai precedenti brani, riportandoci ad una Sophie feat-free. Questa canzone la vedo bene suonata al tramonto, durante un aperitivo in quei posti fighetti dove tutti si vestono di bianco, sono tutti abbronzati e iper fisicati, e te ti senti una merdina perchè c'hai il costume bagnato che traspare da sotto i pantaoloni, le infradito rotte che fanno un rumore infernale quando camini e hai la pelle tutta bruciata dal sole!
A parte questo, personalmente non so se avrei scelto questo brano come singolo, ce ne sono altri più forti e trascinanti secondo me. Certo, se confrontato alla kakka che c'è in questo periodo "Stralight" meriterebbe il premio "Guarda-Come-Sono-Chic-E-Sobrio 2011", ma temo che non sia stata una scelta troppo felice...

E' tempo di una Sophie zokkoletta nel prossimo brano "Under Your Touch", un brano fedele al sound prevalente del cd...forse anche troppo, per quanto mi riguarda ne viene fuori un pezzo che si lascia ascoltare, ma lascia ben poco.

Il decimo brano, è invece un brano che se "usato" bene, potrebbe far fare davvero il botto a Sophie secondo me! Sto parlando di "Make a Scene", title track che parte piano piano e lenta lenta, ma che poi esplode nel ritornello in un tripudio di echi, ottoni e ritmi che mi hanno ricordato gli Ace of Base dei tempi migliori (ripetitivo lo so...ma gente...datemi retta...datemi retta!) senza però scadere nella scopiazzatura secca e dura, ma puntando più su una sorta di citazione.

Approfitto del prossimo brano, "Magic", per parlarvi un attimo dei testi dell'album. Premetto, è tendenzialmente un cd dance, quindi è logico non aspettarsi liriche alla Battiato...e infatti "Make a scene" non verrà certo ricordato per i testi folgoranti o illuminanti! Principalmente tutti parlano di "amami amami" o "dove sei dove sei?" o "dammelo dammelo", con rarissime eccezioni! Questa "Magic" non è da meno e ci propina un testo moooolto banale, per un brano che comunque ha delle belle sonorità molto ampie che in brevissimi instanti mi hanno ricordato Lady Gaga o Madonna (tanto a volte le cose si confondono).

Il prossimo brano, "Dial my Number" mi ha fatto un attimo sussultare, i primissimi secondi sono identici a "In my Arms" di Kylie Minogue, poi cambiano, ma ragazza mia...avvisa! Il brano pare uscito dagli anni '80, il ritornello ti fa venire voglia di indossare fuseaux leopardati, tacchi viola, top dorati e orecchini enormi di plastica e unirti a Jem & The Holograms! Un pezzo piacevole, che merita un po' di ascolti per essere ben assimilato.

Il prossimo brano, "Homewrecker" (slang che indica una ragazza che cerca di rubare l'uomo ad un'altra donna) mi ha lasciato un attimo interdetto, dal titolo (e dal suo significato), mi sarei aspettato un brano più acido, cattivo, più incisivo. Lo stesso vale per il testo che invece è una sorta di "no no no non si fa!".
Insomma, qua poteva dare di più, tirare fuori la Sophie stronzetta che c'è in lei (sappiamo che c'è da qualche parte!) e far gridare al capolavoro...ed invece quello che ne viene fuori, è un pezzo tranquillo, lievemente cattivo, ma niente di più.

Tirata enorme di freno a mano per la tredicesima traccia "Synchronised", qua Sophie fa proprio l'innamoratona, cantando al proprio uomo di sincronizzare i loro cuori, una ballata dolce-amara che stacca molto dal resto del cd, ma che comunque risolleva un po' le sorti di un cd non sempre al top.

L'album si chiude con "Cut Straight to the Heart", un altro pezzo "lento", che rivede e corregge il precedente, creando atmosfere tese, disperate grazie all'utilizzo di archi, sintetizzatori e pianoforte.
Una buona conclusione che rimette definitivamente in carreggiata il cd!

Ed è finita!
Insomma mi è piaciuto questo cd? Beh, direi che ho avuto la stessa sensazione dei precedenti lavori, un generale: "Dai cazzo Sophie! C'eri quasi!"
Il più grosso difetto di questo cd, è di avermi dato l'impressione di "essere messo insieme con quel che c'era", i quattro singoli finora usciti almeno come minimo un anno di vita sulle spalle, e non sono sicuramente un traino (pur essendo dei buoni pezzi, ma chi voleva prendersi il pezzo se l'è già preso a tempo debito), il resto delle canzoni "inedite", tolti due o tre casi, purtroppo non regge molto il confronto con il resto.
Peccato, perché come ho detto all'inizio, secondo me Sophie meriterebbe molto di più!
Quello che più pesa in questo cd, è la mancanza di un vero brano "bomba", quello che ti fa dire: "Cavolo, Sophie ce l'hai fatta di nuovo!"
Per carità ci sono pezzi più che buoni, come "Heartbreak", "Make a Scene", "Revolution" o "Off & On", ma sono affossati da altri che mi domando cosa ci stiano a fare!

Comunque sia, il cd è già uscito in Russia il 18 aprile e verrà fatto uscire il 6 giugno anche in Inghilterra e si spera anche nel resto d'Europa, vedremo se avrà successo o meno...

Per ora "accontentatevi" della tracklist, della sticky-pagella e di tre video!

- Make a Scene
1. Revolution
2. Bittersweet
3. Off & On
4. Heartbreak (Make me a dancer) (feat. Freemasons)
5. Not giving up on love (feat. Armin Van Buuren)
6. Can't fight this feeling (feat. Junior Caldera)
7. Starlight
8. Under your touch
9. Make a scene
10. Magic
11. Dial my number
12. Homewrecker
13. Synchronised
14. Cut straight to the heart

Voto: 7
Top3: Heartbreak (Make me a Dancer), Make a Scene, Revolution
Worst 3: Starlight, Under your touch, Homewrecker

E via con tre video per salutarvi (posso dire quanto mi piace Sophie nei video? La trovo realmente chic, elegante, mai fuoriluogo e "visivamente appagante")!

La mia preferita "Heartbreak (Make me a dancer)"


"Bittersweet" (adoro questo video)


E siccome non ho trovato un video decente, vi lascio con il primo live di "Not giving up on love, registrato durante il "The Dermot O'Leary Show"sulla BBC Radio 2

2 commenti:

  1. Amo questo disco, e amo Sophie.
    Finalmente non cadiamo nella banalità che ci ripropone ogni volta Lady Gaga.

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  2. Ammetto che secondo me poteva fare di più, gli ingredienti per qualcosa di veramente buono c'erano, ma per quanto mi riguarda le manca davvero quella scintilla per essere realmente un ottimo album! Detto questo però lo trovo mooooolto meglio di molti cd che sono usciti in questo periodo!

    RispondiElimina

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