Link esterni

martedì 2 agosto 2011

Recensione: Simon Curtis "8Bit Heart"




There once was a boy
who was made, not created
He wanted to learn
He wanted to indulge his senses,
to understand pain
But most of all,
He wanted to love
For only when he found true love
would he become real


He traveled far and long
But love eluded him
The humans that surrounded him
complicated the word,
strove to drive it out of the world altogether,
and this he could not understand
For what could be more simple
than to love
and be loved in return?


He was made
with an 8-Bit Heart...


Con queste parole si apre "8Bit Heart", album di debutto (uscito ormai un anno fa, ma non potevo non recensirlo! Lo sto letteralmente consumando!) del più che promettente Simon Curtis, tredici tracce che segnano un percorso ben definito, una storia, un'evoluzione di un personaggio alla ricerca dell'amore.

Riuscirà questo ragazzo "fatto non creato" a raggiungere il suo scopo?

Scopritelo leggendo la recensione del suo primo lavoro!



L'album si apre con "BoyRobot", di cui avete potuto leggere il testo all'inizio del post, che possiamo considerare una vera e propria introduzione a questo lavoro che non è semplicemente un disco pop, ma punta ad essere qualcosa di più. Già da questo breve pezzo, possiamo capire in che direzione andrà il cd, puntando su suoni elettronici, melodie piuttosto cupe con sfumature "dark". Quindi mettetevi comodi e gustiamoci il viaggio di Simon!

Seconda traccia è "Don't Wanna Be Alone", un brano pop perfettamente orecchiabile, un pezzo veloce che rappresenta la dichiarazione d'intenti del cantante:
Listen to me
I don't wanna be alone
I'm gonna find someone
I swear the fire will never grow cold
La canzone a me è piaciuta fin da subito, mi ha preso con i suoi ritmi coinvolgenti e se a prima vista il testo può sembrare non così originale, il ritornello effettivamente è abbastanza un clique, le strofe in sé invece offrono alcuni spunti interessanti e un modo di scrivere che non troviamo spesso nella musica pop attuale.

Passiamo a "Fell in Love w/an Android", come è facile capire dal titolo, qua Simon analizza quella che può essere considerata (superficialmente) una storia d'amore tra un umano e un cyborg, ma basta scavare un attimo, per rivelare il vero significato, ovvero che non stiamo parlando di automi o robot, ma di relazioni umane che si basano semplicemente sull'esteriorità, sulla superficialità. Rapporti di sola facciata.
Il brano musicalmente parlando, mi piace leggermente di meno rispetto alla canzone precedente, diciamo che passa in maniera abbastanza tranquilla senza darmi quella "botta" che mi sarei aspettato. Resta comunque un buon pezzo pop che si fa ascoltare più che bene!

Parliamo sempre di amore (tema portante del lavoro) ma questa volta di un "Super Psycho Love"! Con un'intro che mi ha ricordato vagamente "Buttons" delle Pussycat Dolls, Simon ci parla di una storia d'amore decisamente travagliata, in pratica si tratta di un: "Sembra che me la/lo vuoi dare, ma poi ti tiri indietro ogni volta" (da noi si chiama "arizzaca**i", ma ammetto che toglie tutto il romanticismo)!
Il brano è sicuramente interessante, un beat molto definito caratterizza tutta la canzone, l'utilizzo di suoni elettronici, di qualche falsetto qua la e di un coro decisamente potente, ne fanno uno dei miei pezzi preferiti!

Prossimo brano è la titile track "8Bit Heart", direi che questa canzone ha un sound che si differenzia dagli altri brani, mi ha ricordato molto Darren Hayes nel cantato. 
Un brano dalle sonorità più "classiche", sicuramente meno elettroniche e più, se possiamo dirlo, "umane".
Il testo, ovviamente, parla di amore, questa volta di un amore che sembra non corrisposto, un amore che fa domandare a Simon se sia così sbagliato amare e non essere amato.
Di tutte, questa è la canzone che forse mi ha convinto di meno.

Ma risaliamo subito la china con "Diablo"! Non avete amato Simon? Lo avete lasciato? Beh ora sono ca**i vostri! Perché il caro e buon Curtis ci dimostra quanto possa essere "diabolico" e vendicativo!
La canzone è molto cattiva, con un ritornello che più o meno recita così: "Sei il diavolo, sei uno schifoso pezzo di spazzatura, devo spazzolarti via dalle mie spalle, mi bacerai il culo! Sei un diavolo, sei dannatamente cattivo, sei un diavolo, la tua merda è malvagia"!
Insomma...non gliele manda a dire!
La canzone mi piace molto, amo il lato più "dark" di Simon, con una parte verso i 3.30 che letteralmente adoro!
Nota di colore, in questa canzone, Simon cita all'inizio "Since U Been Gone" di Kelly Clarkson, riprendendo i primi due versi della canzone e aggiungendoci però un: "but this is not a Kelly Clarkson song", inoltre verso la fine i versi "Oh baby, baby does she take a piece of lime
for the drink that I'ma buy her", sono presi da "If U Seek Amy" di Britney Spears, Simon poi si rende conto che non sono parole sue e aggiunge "Oh wait this song isn't mine"...ehehehe bellino!

Piccola pausa con "The Neverending Elevator", intermezzo dove (correggetemi se ho capito male...) il produttore di Simon lo chiama per annunciargli che ha finito il mix dei suoi brani, tutto accompagnato dalla colonna sono della "Storia Infinita"...una sorta di mini-storia autobiografica...vabbeh niente di rilevante! Andiamo avanti forza!!! :P

Di tutt'altro amore parla "Delusional", con un'intro che mi ha ricordato vagamente "Supermassive Black Hole" dei The Muse, per poi diventare un pezzo molto simile al sound di Justin Timberlake, Simon qua racconta di chi non credeva in lui, di chi gli andava contro, del fidarsi della persona giusta...insomma una bella rivincita su chi pensava di trovarsi di fronte l'ennesima pop star senza anima!

E passiamo all'inno dei nerd! Ovvero "Joystick", il pezzo va detto, mi ha ricordato molto Michael Jackson, mescolato a sound a 8-bit che faranno scendere una lacrima a chi ha giocato e amato i videogiochi dei primi anni '90!
La canzone è molto divertente e al tempo stesso dancereccia quanto basta! Come per "Fell in Love w/an Android", anche qua Simon usa la metafora del videogioco e delle consolle, per parlare di sentimenti...o di qualcosa di meno "nobile" a dire il vero! Versi come questo qua sotto:
Baby, grab a hold of the joystick
take control of the motion
I can feel it when you **** ****
Non è che parlino esattamente di amore puro secondo me! La canzone è alla fine molto godibile, fresca e deh se mi ci mettete i suoni dei videogiochi, mi avete venduto il sogno!

Andiamo avanti con "Beat Drop", dove nei primi 6 secondi sembra di sentire l'intro di un brano dei Bleack Eyed Peas, per poi cambiare (per fortuna!) in un pezzo che non c'entra niente, farcito con un campionamento della seconda aria del "Flauto Magico" di Der Hölle Rache e una clip da "Bad Romance" alla fine del secondo verso!
La canzone, è una delle mie preferite dell'album, penso che racchiuda un po' tutto il sound dell'album: pop, suoni elettronici ma con "citazioni" molto originali che spaziano dall'odierno al ricercato!

Con un'altra citazione parte (e finisce) "Brainwash", o meglio con un estratto di un'intervista fatta a Yuri Bezmenov nel 1985, ex-agente del KGB. La canzone mi ha ricordato come sound alcuni brani dei "The Crüxshadow", ma non credo che Simon conosca questo gruppo...comunque sia il brano ha un ritornello molto ben fatto, un testo evocativo quanto basta, e come dice il titolo molto da "lavaggio del cervello", dove si preferisce descrivere per immagini sconnesse e apparentemente sconnesse tra loro. Anche lo stesso brano alla fine diventa un mix tra ritornello, voci distorte e musica che si uniscono, fondono e a volte vanno in direzioni contraposte, per creare un mix niente male!
Piccola nota, questo brano è l'unico pezzo dell'album ad essere scritto a quattro mani con Rochella Danishei.

E arrivamo (quasi) alla fine con "The Dark" che vede la partecipazione di *rullo di tamburi* Jay-Z! Ebbene sì, il caro Simon si è fatto affiancare dal famosissimo rapper per questo brano, forse uno dei migliori del cd! Atmosfere vagamente arabeggianti, falsetto, sound pulito e definito e testo decisamente interessante, oltre al rap di Jay-Z che non stona più di tanto (se leggete questo blog, sapete quanto odio i rap infilati più o meno a caso nelle canzoni!). Un anticipo di quella che sarà la vera conclusione dell'album insomma!

Arriviamo infatti alla fine di questo nostro viaggio con "Victory", pezzo che non può essere considerata una canzone, ma direi una outro (che fa tanto figo dire!), dove Simon lancia un messaggio molto importante secondo me:
And so the boy traveled on,
undeterred, upon his quest
For he now knew
that it was not another's love that would make him real
But the love within his own heart
And with that
He knew that he would never be alone.
 Insomma, finalmente in un brano pop si dice che non bisogna cercare l'amore nelle altre persone, ma che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è in noi stessi, che è da noi che deve partire tutto, che l'amore per prima cosa deve scaturire ed essere per noi e da noi!
Molto buddista, molto interessante, molto approvato dal sottoscritto!!!

E recensione conclusa!
In definitiva questo lavoro mi è piaciuto davvero tanto! Un perfetto album pop che si vede è stato scritto e prodotto con il cuore, canzoni che attingono alla modernità, citando fenomeni attuali, ma facendo anche riferimento al passato. Una tematica affrontata in maniera decisamente poco "commerciale", un album che insomma cerca di dire qualcosa, non si limita al solito "Ti amo/Dove sei/Mi manchi".

Quindi, cosa fate ancora qua?
Andate sul sito di Simon e scaricatevi l'album GRATUITAMENTE!

Simon Curtis - 8Bit Heart

1. BoyRobot
2. Don't wanna be alone
3. Fell in love w/an android
4. Super psycho love
5. 8Bit Heart
6. Diablo
7. The neverending elevator
8. Delusional
9. Joystick
10. Beat Drop
11. Brainwash
12. The Dark (feat. Jay-Z)
13. Victory

Top3: Beat Drop, Don't wanna be alone, Super Psycho Love (ma anche Diablo, Joystick, The Dark...troppe!)
Worst 3: BoyRobot, Victory, The neverending elevator (lo so ho imbrogliato, questi non sono vere canzoni, ma non riesco a trovare tre pezzi che non ascolto!)

Voto: 8

1 commento:

LinkWithIn

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...